Timour Lam
Timour Lam
Il mondo variegato che prende vita nelle opere di Timour Lam deve innegabilmente molto alle influenze del fumetto e del cinema di animazione e non c’è nulla di cui stupirsi, considerato che l’artista è stato, per diverso tempo, collaboratore degli studi Disney.
Così, nella mostra a lui dedicata, figure dall’aspetto ingannevolmente infantile finiscono per creare un mondo dall’aspetto incantato, in cui agiscono animali dagli inquietanti aspetti umani insieme a fiori e foglie animati.
Lam crea quindi una sorta di personale microcosmo, in grado di trasportarci in una dimensione onirica su cui, leit motif sempre presente, domina un grande albero dalle espressioni sempre diverse.
I colori prevalentemente vivaci e squillanti contribuiscono non poco a rendere accattivante per fruitori di tutte le età la visita della mostra.
Impreziosiscono l’esposizione cinque opere del padre di Timour Lam, il grande artista cubano Wilfredo.

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Wilfredo Lam
Wilfredo Lam

Raymond Wyger
Raymond Wyger
Nato a Washington, Raymond Wiger, passa gli anni della giovinezza lavorando prima presso lo Smithsonian Institution e la Library of Congress della città natale. Successivamente viaggia per un certo periodo attraverso gli Stati Uniti lavorando come park ranger in diversi Parchi nazionali statunitensi.
A metà degli anni ’80, usando vari scarti di lavorazione, comincia a usare la rete metallica per creare le sue sculture, di cui la mostra presenta una piccola selezione.
Lentamente si afferma come artista originale e le sue opere cominciano ad essere esposte in America, Europa ed Asia e ad essere presenti in numerose collezioni pubbliche e private in tutto il mondo. L’uso di un freddo mezzo industriale come la rete metallica permette di comprendere in un unico momento dimensioni diverse. In questo modo il metallo, la luce e lo spazio vuoto sono le componenti che insieme, sono in grado di dare nuove direzioni alla classica scultura figurativa.

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Kate Trafeli
Kate Trafeli
Ho studiato Arte e Letteratura inglese alla Gonzaga University (Spokane, Washington, Stati Uniti). Per tutta la vita ho dipinto con acquarelli e altre tecniche pittoriche.

La combinazione di disegno e fotografia, altra mia grande passione, è stata una scoperta interessante. Nonostante l'intuizione sia per me la vera guida del processo creativo, normalmente inizio dalle fotografie, apporto delle modifiche e poi le stampo; qualche volte faccio anche colore sopra le immaginie a mano.
Vivo ogni volta le fasi della lavorazione come una sorta di alchimia.

Le fonti di ispirazione continuano ad essere per me moltissime: la pittura di artisti come Marc Chagall, Joan Miró, Gustav Klimt, J.S. Sargeant, Paul Cézanne e tanti altri.
La musica di vario genere (in particolare il rock-and-roll!).
La letteratura delle diverse epoche (Penelope Fitzgerald, Ernest Hemingway, Henry James, Charles Dickens, G.G.Marquez e altri ancora).

"Volatile" - Immagini di Marco Paschetta
Marco Paschetta
Nato a Cuneo nel 1979, Marco Paschetta è uno dei disegnatori emergenti nel panorama nazionale dell’illustrazione e del fumetto. Ha al suo attivo la partecipazione a diverse mostre in Italia e all’estero e la collaborazione con numerose case editrici italiane e straniere, per cui ha curato fumetti, illustrazioni di libri e periodici, manifesti e copertine per CD.
Nella mostra sita al piano terra è presentata, per la prima volta in maniera organica, una scelta delle sue opere.

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"Made to be used" - Studio Potter Peveragno
Studio Potter Peveragno
Mi chiamo Adriano Antoniacomi, sono nato a Cuneo nel 1946. La mia storia ceramica ha inizio nel continente australe dove approdo nel 1978. Nel 1979 mi stabilisco in Nuova Zelanda dove per sei anni vivo e mi mantengo producendo ceramiche "country" cotte sia in un forno a gasolio che in uno a legna. Il clima particolarmente stimolante di quegli anni e l'opportunità di stringere amicizia con ceramisti appassionati mi permettono di approfondire le mie conoscenze. Nel 1983 ritorno in patria e apro il laboratorio "Studio Potter" a S.Lorenzo di Peveragno (Cuneo). Da allora vivo e lavoro con Laura Novarino. Insieme gestiamo il laboratorio e anche se tendiamo a dividerci le responsabilità, amiamo lavorare del tutto indipendentemente ai nostri pezzi. Solo così gli oggetti che produciamo, pur avendo una propria personalità, proiettano qualcosa di noi stessi. Mi chiamo Laura Novarino, sono nata ad Aosta nel 1956. Ho iniziato a lavorare la ceramica grazie all'incontro con Adriano che, con leggerezza e amore, mi ha, piano piano, passato le conoscenze tecniche e filosofiche di questo gioco-lavoro. Attraverso la conoscenza del medium ho imparato a trasformare pensieri ed azioni creative ...in oggetti!

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Persea
Persea
Tiziana Perano (Pesea) dalla sua terra ha certo ricavato il gusto per impegnarsi nella ceramica. Ma quale balzo ha saputo imporsi, per raggiungere la squisita raffinatezza della sua produzione artistica! Questa è Persea, che, in ogni creazione, riesce a profondere spiritualità. Non solamente nei temi direttamente religiosi, quali le numerose Madonne ed altri personaggi religiosi, in cui traspira il semplice e ricco sentimento della fede concreta e veramente radicata. Il richiamo dello spirituale si individua ovunque, anche nella fluente gamma di animali immaginari, certo innestati, senza retorica, in un simbolismo caro alle connotazioni religiose orientali. Ma anche i temi apparentemente più semplici, quelli che la portano a forgiare simboli naturalistici od anche delicata oggettistica domestica d’arredo elegante, lasciano prorompere sempre una raffinatezza elevata, una grazia schietta ed assolutamente scevra dal retorico tradizionale schema di altre simili tematiche. Anche le cromie, con una abilità inimmaginabile, raggiungono soffuse differenziazioni frutto di una sensibilità tecnica eccellente, ma ancor più di una creatività geniale.


Gruppo "Kapra"
Persea
Torna a Mondovi, dopo le esposizioni del 2011 conclusesi con l’ideazione e la costruzione del grande pannello in ceramica sulla piazza Maggiore di Piazza l’albisolese gruppo di artisti "Kapra".

Gli artisti Roberto Gaiezza, Giacomo Lusso, Aldo Pagliaro , Ylli Plaka, Carlo Sipsz e l’invitato per l’occasione Sandro Marchetti, presentano l’installazione ambientale "L’Armonia delle Ipersfere" presso lo spazio del Parco delle Meridiane.

Installazione composta da grandi opere ceramiche a forma di sfera ( diametro 60 centimetri cadauna) interpretate dallo stile e dalla personalità degli autori.
Le sfere sono state realizzate nei forni di Albisola ad alta temperatura con terre refrattarie del tutto simili alle argille usate per costruire le antiche pignatte savonesi poi smaltate con ossidi e vetrine policrome.

In matematica, e in particolare in geometria, una ipersfera è l'analogo di una sfera in più di 3 dimensioni. L’intento degli autori è di trovare ed aggiungere nella quarta dimensione della ipersfera la creatività individuale caratterizzata dai diversi stilemi. Un ideale grande gioco di biglie per giganti capace di suscitare emozione e stupore al visitatore della Mostra dell’Artigianato che si spingerà nella parte più alta di Piazza.